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Bonus acqua potabile

  • cavallo2
  • 17 feb 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

L'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 16 giugno 2021 ha approvato Il bonus acqua potabile. Il bonus prevede il riconoscimento di un credito d’imposta fino al 50%, fino ad un massimo di 1000 € per l’acquisto di depuratori d’acqua nella propria abitazione per spese sostenute inizialmente tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica.

Ora la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione.


Come si può usare

  • per l'acquisto e installazione di sistemi di filtraggio

  • mineralizzazione

  • raffreddamento per il miglioramento dell'acqua potabile



Chi può beneficiarne

  • le persone fisiche

  • i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni

  • gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

L’importo complessivo del bonus spettante per ciascun contribuente non può superare il limite di 1.000 € per le persone fisiche, per ciascuna unità immobiliare, e di 5.000 € per gli immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale.

Lo scopo del bonus è la riduzione dell’utilizzo di bottiglie di plastica destinate alle acque per uso potabile. L'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, si occuperà di raccogliere i dati del reale impatto ambientale che questa misura comporterà nei prossimi due anni.


Chi vorrà approfittare di questa opportunità dovrà compilare il modulo previsto dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si è sostenuta la spesa, pertanto a febbraio 2022 si comunicheranno le spese sostenute nel 2021.

La richiesta deve essere inviata in via telematica tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato, Caf o commercialista.


Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il Modello F24, nella dichiarazione dei redditi per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, inserendo il credito d’imposta che verrà presentato nel 2022.



©Riproduzione riservata

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