Per il 2022 è stata introdotta una nuova maxi detrazione per la rimozione delle barriere architettoniche.
La legge n. 234/2021 della Legge di bilancio 2022, ha esteso la detrazione al 75%, sulle spese sostenute nel 2022 per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Il Bonus consiste nella detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 che potrà essere divisa tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, direttamente nella Dichiarazione dei Redditi.
A seconda della tipologia del fabbricato sul quale si interviene, sono stati fissati tre diversi tetti di spesa massima su cui calcolare la detrazione spettante:
50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Per poter usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal Decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 ,prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti, come l’installazione di impianti di domotica, degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali che abbattono le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
In alternativa alla detrazione, è possibile scegliere o la cessione del credito presso banche o Istituti di credito o sotto forma di “sconto in fattura”.
Ricordiamo che, ordinariamente, questi lavori rientrano tra quelli che danno diritto al “Bonus Ristrutturazioni” (articolo 16-bis, comma 1, lettera e del TUIR), pertanto, con una detrazione Irpef del 36%, calcolata su una spesa massima di 48mila euro, si dividono in dieci quote annuali di pari importo;
Come stabilito dalla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 37, lettera b), numero 1, legge 234/2021), al momento e fino al 31 dicembre 2024 il Bonus Ristrutturazioni è stato innalzato fino al 50%, calcolabile su un tetto di spesa doppio, pari a 96mila euro.
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