È disponibile, già da diversi mesi, il contributo per l’autonoma sistemazione dedicato ai nuclei familiari costrette ad alloggiare temporaneamente in strutture alternative alla propria abitazione, perché colpita dagli eventi alluvionali del maggio scorso.
Il “Bonus casa alluvione” è stato previsto dal Governo per aiutare le famiglie residenti nelle Province alluvionate di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini; il contributo è concesso secondo alcune condizioni, previa controllo a campione da parte del Comune: vediamole di seguito.
Prima di tutto, a richiederlo devono essere i nuclei familiari che abbiano avuto l’abitazione principale/abituale/continuativa distrutta in tutto o in parte oppure sgomberata a seguito di provvedimenti specifici delle autorità.
In secondo luogo, il beneficio viene concesso per il periodo compreso tra il 1° maggio e il 31 luglio 2023 e solo nel caso in cui i nuclei familiari colpiti e costretti a lasciare la propria abitazione, non siano stati ospiti a titolo gratuito in alloggi forniti dagli enti locali.
In merito agli importi beneficiabili, di seguito riportiamo la tabella riepilogativa degli scaglioni previsti:
TIPOLOGIA DI NUCLEO | IMPORTO DELL'EROGAZIONE |
---|---|
Monofamiliare | 400 euro/mese |
Due unità | 500 euro/mese |
Tre unità | 700 euro/mese |
Quattro unità | 800 euro/mese |
Cinque o più unità | massimo 900 euro/mese |
Il provvedimento che regola l’erogazione del bonus stabilisce anche un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili, per ogni componente del nucleo familiare che, alla fata degli eventi, sia in una o più condizioni indicate:
di età superiore a 65 anni
portatore di handicap
disabile con invalidità certificata non inferiore al 67%.
Nei casi in cui lo spostamento dalla propria abitazione sia durato meno di un mese, il contributo è erogabile e viene calcolato dividendo l’importo mensile per il numero dei giorni del mese di riferimento, moltiplicato per i giorni di mancata fruibilità dell’abitazione.
Come anticipato, il bonus casa per gli alluvionati viene riconosciuto previo controllo del Comune di appartenenza a campione. I Comuni sono tenuti, infatti, ad effettuare controlli in misura non inferiore al 20% delle domande ricevute: in caso di insussistenza dei requisiti, le domande verranno dichiarate inammissibili.
Inoltre, laddove non si provveda a comunicare variazioni che comportino la riduzione o la sospensione del contributo, il Comune potrà richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite.
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