Prorogato fino al 31 dicembre 2024, il Bonus verde consiste nella detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per gli interventi di sistemazione degli spazi scoperti privati o condominiali, in aree verdi.
Il Bonus verde viene concesso sugli oneri sostenuti a partire dal 2020 per gli interventi di:
conversione in aree verdi, di aree scoperte di edifici già esistenti, unità immobiliari o pertinenze/recinzioni
realizzazione pozzi o impianti di irrigazione
realizzazione di coperture a verde di giardini pensili.
A beneficiare della detrazione fiscale, sono i soggetti che detengono o possiedono l'immobile oggetto di interventi e che hanno sostenuto le spese.
Non sono ammesse detrazioni per interventi simili realizzati in edifici con una destinazione d'uso diversa da quella abitativa: negozi, uffici, ecc.
La detrazione massima fruibile è di 1.800 euro per immobile, su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro (per unità immobiliare ad uso abitativo, compreso di spese di progettazione/manutenzione connesse agli interventi).
Il beneficio verrà ripartito in 10 quote annuali di pari importo e potrà essere richiesto anche per interventi eseguiti su parti condominiali degli edifici: in tal caso, il singolo condomino avrà diritto alla detrazione nel limite della quota a lui imputabile, purché la spesa sia stata effettivamente da egli sostenuta nei termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Il tetto massimo di spesa anche per gli interventi in aree condominiali è sempre di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
Il Bonus verde è riferito all'immobile posseduto, quindi si potrà aver diritto di tante detrazioni al 36% quante sono le unità immobiliari oggetto di interventi detraibili e per il tetto massimo di 5.000 euro per ogni unità abitativa.
Il Bonus verde non riconosce tra le spese detraibili quelle sostenute per:
manutenzione ordinaria di giardini già esistenti
acquisto di attrezzature specifiche per la cura del giardino
interventi realizzati "in economia" dal proprietario (acquistando i materiali).
Importante ricordare che tutte le spese vanno documentate con scontrini, fatture o ricevute fiscali, in cui deve essere indicato il codice fiscale del beneficiario della detrazione (o del condominio) e la descrizione dell'intervento prestato.
I pagamenti, per accedere alla detrazione, devono essere corrisposti con mezzi tracciabili (bancomat, carte di credito, bonifici e assegni non trasferibili).
In caso di vendita dell'immobile oggetto degli interventi detraibili, si potrà decidere se la detrazione ancora da fruire si trasferisca ai nuovi proprietari o se rimarrà a carico del soggetto che ha sostenuto la spesa, fino al termine dei 10 anni.
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