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Buoni benzina di 200 €: come ottenerli e quali vantaggi

Il Decreto aiuti bis ha riconosciuto un contributo massimo di 200 euro in buoni benzina per i dipendenti del settore privato e solo per l’anno 2022.


Il bonus benzina è destinato ai lavoratori dipendenti nel settore privato (compresi gli studi privati) per il rifornimento di benzina, gasolio, GPL, metano e per la ricarica di veicoli elettrici, al fine di “non creare ingiustificate disparità di trattamento tra differenti tipologie di veicoli” (ADE, circ. 27/E).



La misura è stata adottata allo scopo di contrastare gli effetti dell'aumento dei prezzi del carburante causati dal conflitto in Ucraina.


Con il Decreto, le aziende del settore privato possono erogare buoni carburante per ogni dipendente del valore massimo di 200 euro.

I buoni sono esentasse e non concorrono alla formazione del reddito del dipendente purché non superino il limite sopra indicato, pena la tassazione dell’intero valore per il periodo di imposta, non solo la quota eccedente.


Il bonus carburante è compatibile con la ricezione dei cosiddetti fringe benefits, i beni e servizi erogati dal datore di lavoro ai dipendenti - come il bonus bollette (leggi l'articolo) – e appartenenti alle misure di welfare aziendale.

L’erogazione del bonus benzina e dei fringe benefit deve essere dichiarata in busta paga con due voci distinte.


Come richiedere il bonus carburante?

Per ottenere il contributo non è possibile fare domanda al datore di lavoro, ma sarà unicamente a discrezione dell’azienda decidere se e in quale misura riconoscere il contributo e anche a chi riconoscerlo: se all’intera forza lavoro, a gruppi o al singolo lavoratore.


L’azienda può inoltre decidere di offrire il bonus benzina in un’unica soluzione o in più tranche, purché la somma totale del contributo non superi i 200 euro a persona previsti.



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