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Canoni di locazione: tipologie e detrazioni previste

Nel Modello 730/2021 è possibile portare in detrazione le spese relative all’affitto di un’abitazione. Il beneficio spetta ai contribuenti intestatari o cointestatari di un contratto di locazione di immobile ad uso abitativo.

Di seguito, esamineremo alcune tipologie di detrazioni fiscali legate ai canoni di locazione.


  • Detrazione dell’affitto per l’abitazione principale (dimora abituale)

La detrazione viene suddivisa sulla base dei contestatari del contratto di locazione che spetta nella misura del 50% ciascuno in base al proprio reddito. In questa fattispecie, la detrazione è corrisposta in misura forfettaria, in base alla durata della locazione e per i seguenti importi:


- 300 € per redditi complessivi entro i 15.493,71 € (compreso il reddito assoggettato al regime della cedolare secca);

- 150 € per redditi complessivi superiori a 15.493,71 € ed entro i 30.987,41 €.


  • Detrazione dell’affitto per giovani tra i 20 e i 30 anni

Questi soggetti possono portare in detrazione il canone di locazione solo se l’immobile preso in affitto è usato come abitazione principale. La detrazione spetta per un importo di 991,60 € solo se il reddito complessivo rientra nei 15.493,71 €.


Dalla stipula del contratto e per i primi 3 anni da tale data si può usufruire della detrazione fiscale, purché l’abitazione affittata sia diversa da quella dei genitori o degli affidatari: a tal proposito, è richiesta apposita autocertificazione.


Anche nel caso di contratto di locazione cointestato, in cui solo uno dei cointestatari rispetti i requisiti anagrafici previsti, è prevista la detrazione.


  • Detrazione dell’affitto per studenti universitari fuori sede

Gli studenti universitari fuori sede, in possesso di un contratto di locazione ad uso abitativo, possono richiedere la detrazione del canone presentando il modello 730/2021 entro il limite di 2.633 €, per poter recuperare il 19% dell’importo sostenuto (pari a un massimo di spesa di 500 €).


Un’altra condizione affinché venga concessa la detrazione è che l’università presso cui lo studente è iscritto sia situata ad almeno 100 km dal proprio comune di residenza.


  • Detrazione dell’affitto per lavoratori che trasferiscono la residenza per motivi lavorativi

I lavoratori dipendenti che, per motivi lavorativi, trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in un comune limitrofo, che disti almeno 100 Km da esso e sia in una regione diversa da quella di provenienza, possono usufruire della detrazione fiscale per i primi 3 anni dal trasferimento.


Dunque, la detrazione per i lavoratori fuori sede è pari a:


- 991.60 € se il reddito complessivo rientra nei 15.493,71 € (compreso il reddito assoggettato al regime della cedolare secca);

- 495.80 € se il reddito complessivo supera i 15.493,71 € e rientra nei 30.987,41€.


Per tutti i casi sopra citati, eccetto specifiche fattispecie, i documenti da conservare per beneficiare della detrazione sono:


- Contratto di locazione, regolarmente registrato;

- Autocertificazione che attesti l’utilizzo della casa come abitazione principale;

- Contratto di lavoro attestante la qualifica da lavoratore dipendente (solo per la detrazione dell’affitto per lavoratori che trasferiscono la residenza per motivi lavorativi).



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