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Colf e Badanti: spese e contributi, detraibili o deducibili?

I contributi versati per i collaboratori domestici nell’anno 2020 possono essere dedotti nella dichiarazione dei redditi 2021, sia nel modello 730 che nel modello redditi.


Rientrano nella categoria di "Colf e badanti" gli addetti ai lavori domestici (come autisti e giardinieri) e gli addetti all’assistenza personale o familiari (come baby-sitter o anziani etc).

La detrazione delle spese spetta solo per la retribuzione degli addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti e si applica all’imposta, mentre la deduzione dei contributi versati si applica al reddito imponibile.


I contributi pagati dal datore di lavoro in favore di colf e badanti sono deducibili dal reddito complessivo e spettano entro determinati limiti e nel rispetto di specifici requisiti.


Ricordiamo che le spese cosiddette “deducibili” permettono di ridurre la base imponibile rispetto al reddito complessivo, questo farà sì che la base per il calcolo della somma da versare di IRPEF sarà inferiore.


Diversamente da quanto avviene per la generalità dei dipendenti, i contributi di colf e badanti si calcolano sulla paga oraria non sulla retribuzione mensile e l’aliquota viene applicata alla fascia in cui rientra la retribuzione oraria e non alla paga stessa.


I contributi versati per i collaboratori domestici nell’anno 2020 possono essere dedotti nella dichiarazione dei redditi 2021, sia nel modello 730 che nel modello redditi. L’importo massimo deducibile è di 1.549,37 euro annui. Ai fini della deduzione non è necessario, come previsto per la detrazione, che il collaboratore sia assunto per specifiche finalità (assistenza a persone con disabilità).


Sono deducibili le somme versate applicando il principio di cassa, cioè le spese “pagate” nell’anno d’imposta della dichiarazione dei redditi presentata, senza tener conto della competenza dei trimestri e i contributi previdenziali sostenuti per una badante assunta tramite agenzia interinale e rimborsati all’agenzia medesima aventi le seguenti certificazioni:

  • Importi pagati

  • Estremi anagrafici

  • Il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e del lavoratore

Il datore di lavoro può inoltre detrarre, nella misura del 19% e per un importo massimo di 2.100 euro l’anno, le spese della retribuzione sostenuta per badanti di persone non autosufficienti.

Per usufruire di ciò, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:

  • Reddito complessivo inferiore ai 40.000 euro;

  • Certificato medico che attesti la condizione di non autosufficienza.




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