Nella dichiarazione dei redditi 2021 è possibile portare in detrazione al 19% le spese d’istruzione scolastica e universitaria sostenute nell’anno di imposta 2020.
Dall’asilo nido all’università, gli oneri sostenuti per l’istruzione sono meritevoli della detrazione IRPEF del 19% a condizione che siano stati pagati tramite i mezzi di pagamento tracciabili: versamento postale o bancario, carte di credito o di debito, carte prepagate, assegni bancari.
Sono tre le tipologie di spese scolastiche ammesse alla detrazione:
spese per l’iscrizione e la frequenza all’asilo nido, per un tetto massimo di 632 € annui per ciascun figlio; la detrazione è valida purché non si sia già usufruito del bonus nido;
spese per la frequenza scolastica, per le quali è fissato un limite di spesa di 800 € per ogni alunno/studente. Rientrano in queste spese, ad esempio, la tassa di iscrizione, la tassa di frequenza, le spese per la mensa scolastica, le spese per gite scolastiche e così via;
erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici, detraibili senza un tetto massimo di spesa.
Restano escluse dalla detrazione le spese sostenute per l’acquisto di materiale di cancelleria e di testi scolastici per le scuole primarie e secondarie.
Nel caso di genitori separati legalmente, chi tra loro abbia sostenuto le spese scolastiche per i figli, può beneficiare della detrazione fiscale; non occorre che i figli siano a carico fiscalmente, basta presentare apposita documentazione comprovante gli oneri sostenuti (salvo diversi accordi legali).
Detrazioni fiscali per spese universitarie e corsi post laurea
Nel caso di spese sostenute per i corsi di laurea, anch’esse detraibili al 19%, sono stati fissati limiti di spesa differenti in base al tipo di corso di laurea e all’area geografica in cui è situata l’Università. Le tabelle con tutti i limiti di spesa sono consultabili cliccando qui.
Sono ammesse alla detrazione le spese sostenute per:
corsi di istruzione universitaria presso università statali, non statali e telematiche
corsi di perfezionamento e/o specializzazione universitaria (anche fuori corso)
corsi tenuti presso università o istituti pubblici, privati, italiani o stranieri
tasse di iscrizione all’appello di laurea e rilascio della pergamena
iscrizione a test di ingresso (anche se non seguiti da iscrizione)
trasferimenti di ateneo, passaggi di corso
ricongiunzione di carriera
È possibile che gli oneri portati in detrazione si riferiscano a più anni (compresa l’iscrizione fuori corso).
Gli studenti universitari fuori sede (distanti almeno 100 Km dalla residenza), in corso e fuori corso, possono inoltre beneficiare della detrazione delle spese di affitto, nel limite di 2.633 € totali (pari a circa 500 € di rimborso) e sempre a condizione che siano state sostenute con mezzi di pagamento tracciabili.
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