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Spese funebri: la detrazione nel modello 730/2021

Nel Modello 730/2021 sono detraibili anche le spese funebri sostenute nel corso del 2020 per persone decedute anche se non parenti.


Attraverso la dichiarazione dei redditi è possibile ricevere una riduzione dell’IRPEF pari al 19% della somma pagata per le spese funerarie (agenzia delle pompe funebri, fiorista, ricevuta del comune per i diritti cimiteriali, annunci funebri) ma solo nel limite massimo di 1.550 € per ciascun decesso.

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La novità introdotta nel 2020 è che avranno diritto alla detrazione solo le spese sostenute con mezzi di pagamento tracciabile (non contanti) tipo:

  • bonifici bancari o postali;

  • carte di credito, di debito e prepagate;

  • assegni bancari e circolari.


Dal 2016, con l’abolizione del vincolo di parentela, la detrazione delle spese sostenute per una celebrazione funebre non spetta più solo ai parenti indicati nell’Art. 433 del Codice Civile (coniuge, figli, genitori, etc) ma anche a chiunque abbia contribuito ai costi della spesa funebre, come ad esempio conviventi e coppie di fatto.


L’Agenzia delle Entrate, eliminando il riferimento al grado di parentela con il de cuius

(leggi l'articolo completo) ha allargato la platea di contribuenti che possono beneficiare della detrazione, in dipendenza del solo evento della morte.


Nel caso in cui la spesa sia stata divisa tra più persone, la detrazione può essere suddivisa pro quota.


E’ inoltre possibile detrarre la spesa funebre anche se sostenuta all’estero, purché i documenti in lingua originale siano corredati di traduzione giurata in lingua italiana.

Non è possibile detrarre le spese sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione della propria morte, come ad esempio l’acquisto del loculo prima del decesso.




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